Author Archives: AH!SqueerTO

Smontare la gabbia! Presentazione + apericena benefit

Domenica 24 marzo aprile alle ore 18:00 presenteremo il libro Smontare la gabbia. Anticapitalismo e movimento di liberazione animale, Mimesis Edizioni. Intervengono feminoska e Marco Reggio.

Il libro
Questa raccolta di saggi si propone di fornire una panoramica su alcune nuove frontiere dell’antispecismo, interpellando collettivi, gruppi, studios* e attivist* che partecipano alla ricerca teorica e alle iniziative di questa galassia estremamente eterogenea. Un testo volutamente situato e partigiano, ma attento a cogliere non solo il carattere specista delle società moderne (e dell’Italia contemporanea, in modo particolare) ma anche le criticità dello stesso movimento e delle sue numerose anime interne. L’approccio intersezionale che attraversa la raccolta di scritti si avvale delle esperienze di ricerca e attivismo che hanno saputo mettere in connessione, fra gli altri, Animal Studies, transfemminismo queer, istanze antirazziste e anticapitaliste, resistenza animale, sociologia dei movimenti per articolare un discorso antispecista schierato contro il qualunquismo di certo animalismo di destra o comunque “spoliticizzato”.

A seguire apericena vegan benefit e proiezione del documentario sugli zoo umani.

Qui evento FB.


Canzoniera della Frocia Scioperata

Non è tanto pe’ cantà, ma è perché nel petto me ce naschi un fiore. Il fiore della lotta.

Scioperiamo. Scendiamo in corteo, per le strade, con le nostre corpe e nel nostro canto libero ci liberiamo. Rendiamo disponibile, liberamente scaricabile, la nostra canzoniere. Stampiamola, diffondiamola, modifichiamola, adattiamola, ampliamola, cantiamola. Prendiamo voce, facciamoci sentire. Favolosamente.

CANZONIERA DELLA FROCIA SCIOPERATA – FREE DOWNLOAD


SQUEERTO SULL’OTTO MARZO

Scioperiamo dalla famiglia eteropatriarcale e dalla riproduzione.

La morale cattolica usata come parametro e la promessa di futuro radioso non ci ingannano e non rendono il nostro presente più vivibile. Riconosciamo e rifiutiamo l’obbligo verso l’imperativo della specie, gli orologi biologici, le necessità della patria, della potestà, dell’eredità e le conseguenti aspettative sociali.

Scioperiamo perché le nostre relazioni d’affetto, intimità e cura sono invisibilizzate. Le nostre sono intimità altre, spesso precarie: non-coppie, non-eterocis, non sempre dotate di prole, non sessuali, fluide e mutanti.

Non aspiriamo a essere censite, a conquistare l’etichetta di famiglia: un’istituzione che incarna una microsocietà violenta.

Esploriamo nuove modalità di relazione, pratiche sessuali non finalizzate alla procreazione e pratiche di gestione della violenza e dei conflitti. Generiamo relazioni, non bambin*

Scioperiamo dal binarismo stagnante “F” o “M” per un’identità fluida del genere. Vogliamo l’abolizione del genere come categoria anagrafica obbligatoria.  Scioperiamo dalle attese interminabili per l’ottenimento delle prescrizioni ormonali per la transizione di genere. Scioperiamo dal controllo sui confini del genere.

Odiamo l’etica capitalista che mette il lavoro al centro delle nostre vite: vogliamo tempo e spazi per coltivare le nostre relazioni e la nostra favolosità. Scioperiamo dall’obbligo della presentabilità: vogliamo scegliere che vestiti indossare e come truccarci. Se ci travestiamo non sarà per i vostri profitti.

Se il dildo indica la lotta al patriarcato, il fascista guarda il dildo.

Scioperiamo, per piacere! Piacere sono il sesso, sesso per godere, godere asessuale, sesso per lavorare. Scioperiamo per il sesso sicuro oltre ai generi e i genitali e per tutte le sessualità dis/abili. Scioperiamo contro gli ambienti cosiddetti accoglienti che ci vogliono frocie ma solo se ricche, beneducate, benvestite e poco truccate.

Siamo femminili per sovvertire l’ordine del genere e sabotarlo. Siamo devianti dall’eteronorma, disertrici dagli obblighi del patriarcato e dalle sue conseguenti regole grammaticali. Siamo bestie f(e)rocie, siamo “fiere”. Scopiamo per l’estinzione. Scopiamo per godere.

Scioperiamo:

dalle continue giustificazioni: la misoginia esiste! le grasso/omo/transfobia esistono e non sono “esagerazioni”!

dal dover rispondere alla domanda “sei maschio o sei femmina?”

assieme a tutte le nostre sorell* che resistono e lottano contro il genere

 

sciopera dal genere

liberando mostri gender

sciopera dai reggiseni

dai tuoi problemi

 

Ah SqueerTo!


Paladina delle frocie?

La pagina Facebook di Squeerto è sotto attacco. Ieri sono stati segnalati e rimossi diversi nostri post. La molla scatenante evidentemente è stata la nostra ultima presa di posizione.
Giovedì 7 febbraio, oltre 300 uomini in divisa hanno militarizzato il quartiere Aurora, a Torino. L’Asilo, storica occupazione della città, è stato di fatto sgomberato e diverse persone sono state arrestate con l’accusa di terrorismo. I fatti contestati sarebbero manifestazioni contro i CIE/CPR.
Oltre a condannare quella che eufemisticamente è stata definita “operazione di pubblica sicurezza” e a dare completa solidarietà alle persone arrestate, brutalizzate, sgomberate e caricate dalle forze dell’ordine, mettevamo in luce l’entusiasmo con cui la sindaca della città aveva accolto il raid poliziesco.

Sabato “diritti per tutti”, mercoledì “diritti con le ruspe”

 

Il nostro è un appello a tutte le persone LGBTIQ+.
Chi semina odio, chi si fa paladina di una norma bianca e borghese, chi strenuamente difende le logiche del capitale, chi fa la guerra ai poveri e alle/agli irregolari cammina in testa al pride di questa città. Sì chiama Chiara Appendino. Quella condotta sui nostri corpi e sulle nostre battaglie è un’infame operazione di pinkwashing, fermarla sta a noi.

Ci vediamo oggi alle 16 in piazza castello per il corteo


In solidarietà alle ragazze del progetto Athena

Condividiamo il comunicato del progetto Athena. Le femministe che lo animano hanno resistito alle violenze mosse nei loro confronti all’interno della Cavallerizza. Il dato politico è che in questi mesi, se non proprio la connivenza, il silenzio, anche il nostro, rispetto ai fatti è stato pressoché assoluto.

Non ci dichiariamo estranee a queste dinamiche, per questo assieme ad altre realtà torinesi abbiamo intrapreso Nessun* Norma, un percorso su violenza e consenso negli spazi.

Alle compagne del progetto Athena esprimiamo tutta la nostra solidarietà.

https://progettoathena.blogspot.com/2018/12/comunicato-progetto-athena-sulle.html?m=1


Canzoniere della frocia NO TAV

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A grande richiesta, la frocioniera delle canzoni usate lo scorso sabato 8 Dicembre 2018 per il grande corteo NO TAV che ci ha visto riottose e favolanti nella spezzona FROCIE FEROCI CONTRO TRENI VELOCI.

Scaldate le ugole, stay queer

 

FASULLO
AZZURRO (Conte/Celentano)

Cercano prove tutto l’anno

e all’improvviso ecco i no tav

trent’anni di gabbio sono tanti

ma siamo ancora quaggiù in città

sento scappare da lontano

quarantamila che se ne van

 

Rit: Fasullo

il vostro tunnel è fasullo

e lungo per me

mi accorgo

che da selvaggia ci sto bene

senza di te

e allora

io quasi quasi perdo il treno

e squirto, squirto sul tav

il treno dei desideri

perverse e libere si prende qua

pa pa ra pa ra ra (x 3)

 

Sembra un copione già sentito

un’autostrada, tanti anni fa

la mafia fa affari più di prima

da nord a sud, eccoli qua

siamo incazzate lo sapete

la terra è nostra, la riprendiam

 

Rit: Fasullo…

 

Diffonderemo autogestione

noi siamo tante quaggiù in città

lesbiche frocie e femministe

i nostri spazi li difendiam

dicono che siamo illegali

ma non lo dicono a casapound

 

Rit: Fasullo…

 

QUALCUNO MI PUO’ TRIVELLARE
NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE (Caterina Caselli)

La verità ti fa male, lo so…

La verità ti fa male, lo sai!

 

Qualcuno mi può trivellare, ma non sei tu

(la verità ti fa male, lo so)

Lo sai che ho scheccato una volta e adesso di più

(la verità ti fa male, lo so)

Dovresti pensare che

le frocie son guerriglier

E tregua non ve ne diam

siamo tutte qua, combattiamo il tav

 

Abbiamo il diritto di viver come vogliam

(la verità ti fa male, lo so)

Per questo con glitter e tacchi siamo no tav

(la verità ti fa male, lo so)

Noi siamo venute qua,

scopando per la città

faremo tremare l’alta velocità

con promiscuità

 

Se hai rubato fino ad ora ti dico che

pagherai più cara la verità,

noi lottiamo unite, e sai perché?

Combattiamo con favolosità.

 

Molto, molto più di prima io lotterò

contro il patriarcato ed ogni tabù

e d’ora in avanti prometto che

quel che hai fatto tu io butterò giù

 

Abbiamo il diritto di viver come vogliam

(la verità ti fa male, lo so)

Portiamo nella Valsusa la frocietà

(la verità ti fa male, lo so)

Dovresti pensare che

le frocie son guerriglier

E tregua non ve ne diam

siamo tutte qua, combattiamo il tav

Qualcuno mi può trivellare, ma non seeeeeei tuuuuuuuu

 

TIRALO (COMPRAMI/Viola Valentino)

Se non c’è sul tuo documento

un sesso che è di tuo gradimento

se non sei eterosessuale

e non hai una vita normale

se tu hai già mille lavori

ma non hai stipendi sicuri

se per te il sabato sera

non c’è mai una festa sicura

 

Rit: Tiralo

un tacco a spillo

sopra i cantieri e ai carabinieri

le trans i froci i punk le butch

le femministe

stanno creando un mondo una poesia

e non se ne andranno via

 

Felicità

è pratica ribelle che occupare mi fa

e prendermi lo spazio per la sessualità

paparaparaparapapparappa…. parapaaaa!

 

Se a te che hai una vagina

ti hanno detto fin da bambina

che per te non è conveniente

divertirti con troppa gente

 

se in questo mondo sessista

ti hanno detto sei terrorista

rispondiamo tutto d’un fiato

terrorista è il patriarcato

Rit: Tiralo…

 

LA CANZONE DELLE MONDINE FROCIE

Sebben che siamo donne, paura non abbiamo

ci voglion zitte e buone

ma tanto non ci stiamo

la libertà non viene

senza la ribellione

froce trans e femministe

i piani vi guastiamo

 

Rit: oli-olì-olà– contro il tav noi siamo qua

siamo qui tutte compagne

froce trans lesbiche e cagne (x 2)

 

Sebben che siamo lelle, paura non abbiamo

scopando con le amiche

quanto ci divertiamo

la libertà non viene

senza la ribellione

froce trans e femministe

sul tunnel noi veniamo

 

Sebben che siamo trans, paura non abbiamo

il corpo ci appartiene

il genere inventiamo

il genere non viene

appresso ai genitali

noi siamo favolose

voi siete tutti uguali

 

Rit: oli-olì-olà…

 

Sebben che siamo froce, paura non abbiamo

il pride non ci soddisfa

Valsusa frocizziamo

Da froce e da no tav, non ci civilizziamo

tenetevi il progresso

ci decolonizziamo

 

Rit: oli-olì-olà


CUPIE CONTRO IL TAV

frocie contro il tav

 

L’OTTO VENIAMO, VENIVAMO E VERREMO SEMPRE:Torino, piazza Statuto, 8 dicembre ore 15

Siamo frocie precarie, trans poliamoros*, lesbiche migranti, queer terrone, bisex, infette, disoccupate, straniere, zoccole, drogate, cagne, vacche, capre. Siamo transfemministe.

L’8 ci assembriamo, e saremo chiassosamente visibili, per rivendicare il diritto di autodeterminazione sui nostri corpi e sui territori in cui viviamo: valli, paesi isole e città. La nostra sicurezza è essere protagoniste dei processi collettivi per creare spazi di esistenze e resistenze; non essere marionette nelle mani dello stato, della politica, del capitale e di progetti e decreti insalvabili dal retrogusto repressivo, fascista e razzista.

Assembrandoci, contestiamo un dispositivo – il TAV – che mentre minaccia la vita di un territorio per accelerare il transito di merci, cerca di impedire con feroce violenza la libera circolazione dei corpi e degli esseri viventi, al di là di ogni frontiera. Combattiamo le frontiere dei nostri corpi, sui nostri corpi. E con i nostri corpi combattiamo le frontiere e tutti i dispositivi che dividono, che opprimono, cancellando possibilità di r/esistenze.

Ci assembliamo per investire il presente e il futuro di rapporti umani e non umani liberi da tutte le oppressioni che questo schifo di sistema costruisce e fomenta: paternalismi, maschilismi, sessismi, razzismi, omolesbotransfobie, classismi e tutte le altre forme di fascismo più o meno mascherato per fomentare la guerra tra poveri.

Veniamo in piazza per alimentare il fiorire di assemblee e luoghi in cui tutte e tutti possano esprimersi ed essere ascoltate.

In assemblaggio, rivendichiamo il diritto alla lentezza: a riprendersi il proprio tempo personale e collettivo; per interrompere e sabotare il ritmo – produci-consuma-crepa – imposto dal capitale e contrastare la logica che trasforma i luoghi in location e grandi opere e organizza il tempo in grandi eventi sganciati dalle esigenze reali degli esseri viventi e non viventi.

Veniamo in strada contro la militarizzazione, le politiche autoritarie, repressive, limitanti delle libertà degli individui riassunte in un bignami dal progetto della TAV, dalle altre Grandi Opere inutili, così come dal decreto Salvini. Veniamo in piazza per la libera espressione del dissenso, per il diritto di assemblarci e per la connessione delle lotte. Liberando i nostri corpi, liberiamo le frontiere.

Per queste ragioni, quella No Tav è anche la nostra lotta

Veniamo anche noi al corteo del 8 dicembre
muovi il culo con noi e libera le tue frontiere
in una spezzona transfemminista chiassosa, colorata,
ribelle, variegata, cosmopolita, irriverente, glitterata.

Per l’autodeterminazione dei corpi, per l’autodeterminazione dei territori

Veniamo, venivamo, e verremo sempre

Ah Squeerto!

CERCA LA CARRELLA, SCALDA LE CORDE VOCALI E PORTA I TACCHI A SPILLO CHE VORRESTI TROVARE

 


¡Gritería Transfemminista!

Dal 18 aprile duemiladiciotto in Nicaragua, la brutale risposta del regime dittatoriale di Daniel Ortega ai giovani che hanno protestato contro le riforme del sistema pensionistico, ha scatenato numerose proteste a livello nazionale che sono state represse col sangue. Ad oggi il massacro in corso, con la complicità di gruppi armati paramilitari, ha causato la morte di oltre 500 persone, così come centinaia sono i prigionieri e le prigioniere politiche; gli ultimi aggiornamenti parlano di 1486 persone scomparse e oltre 50000 esiliat*. Dall’aprile 2018 sono molte le donne rapite, violentate, torturate e messe costantemente sotto minaccia nei loro quartieri e comunità. La repressione in Nicaragua continua ad accanirsi contro le attiviste trans, froce femministe che da anni stanno combattendo il regime, immaginandosi e costruendo negli spazi di movimento pratiche di resistenza non machiste.

In Nicaragua la notte del 7 dicembre si celebra la Gritería, una festa in onore della madonna, e per festeggiare la “purissima e immacolata concezione di Maria” le strade si riempiono di canti e brindisi in onore della Vergine.

¿Quien causa tanta alegría?
¡La Concepción de María!

Venerdì 7 dicembre al Csoa Gabrio (Via Millio 42) insieme a tre attiviste femministe nicaraguensi AH!Squeerto vi invita a una gritería transfemminista!!

H 19.00 chiacchierata con Bertha, Mafe e Gaby sulle forme di resistenza e di lotta femminista in questi otto mesi di rivolta popolare in Nicaragua.

Aperitivo della madonna con Gallo pinto (riso e fagioli rossi)

H 22.30 concerto “Dejanos volar” di Gaby Baca Loca e Mafe Carrero

a seguire dj set diy (Do it yourself)

A titillarvi durante la serata:

FAVOLOSA LOTTERIA/ primo premio: dall’Argentina un’autoproduzione per farvi godere come meritate

Bertha Massiel Sánchez. Attivista femminista e operatrice sociale. Partecipa alla Articulación Feminista de Nicaragua, facendo parte anche di altre reti femministe latinoamericane. Ha lavorato con diverse organizzazioni per l’autodeterminazione della sessualità e della riproduzione in Nicaragua e nel Centroamerica. Attualmente svolge un dottorato all’Università di Zaragoza.

Gaby Baca La BacaLoca. Artista, cantautrice, ex pubblicista, lesbica, strega e pazza, è anche una produttrice indipendente e femminista autonoma. Combina musica e umorismo.
Nei suoi oltre 15 anni di carriera ha creato, sostenuto e partecipato a diverse campagne ecologiche, contro la violenza sulle donne, contro le molestie di strada, per il diritto di decidere sul proprio corpo. Attualmente Gaby Baca gestisce, nella sua casa, un piccolo ostello e uno spazio culturale chiamato Casabierta.

Mafe, Maria Fernanda Carrero Loaisiga, nata a Managua, Nicaragua. A 17 anni inizia a muovere i primi passi nell’arte della cultura hip hop e della street art usando la pittura come mezzo per protestare su questioni sociali politiche, ecologiche e femministe. La situazione in Nicaragua l’ha costretta come molt* altr* ha lasciare il paese. Insieme a Gaby sta portando avanti un tour autogestito per denunciare ciò che sta accadendo, cantando per la libertà e per la fine della dittatura.

Desde el 18 de abril de este año, en Nicaragua, siguen siendo reprimidas con la sangre las protestas contra la feroz reacción del régimen dictatorial de Daniel Ortega a los jóvenes que llenaron las calles para manifestar contra las reformas de la Seguridad Social. La matanza no se ha acabado todavía y, con la complicidad de grupos armados paramilitares, ha producido la muerte de más de 500 personas, tal como much*s son l*s pres*s polític*s; se cuentan sobre 1486 personas desaparecidas y más de 50000 en exilio. Muchas han sido las mujeres secuestradas, violadas, torturadas y que constantemente sufren amenazas en sus barrios y comunidad. Las que más se ven afectadas son las activista trans, maricas feministas que desde hace años están oponiéndose al régimen, imaginando y construyendo espacios de movimiento y prácticas de resistencia no machistas.

En Nicaragua la noche del 7 de diciembre se celebra la Griteria una fiesta en la que, para honrar la pura e inmaculada concepción de Maria, las calles se llenan de cantos y brindis.

Viernes 7 de diciembre al Csoa Gabrio, (via Millio 42), junto a tres activista sfeministas nicaragüenses, Ah!SqueerTo os invita a una GRITERIA TRANSFEMMINISTA!!

h 19.00 charla con Bertha, Mafe y Gaby sobre las formas de resistencia y lucha feminista de estos ochos meses de revuelta popular en Nicaragua.

Tapas “della madonna” con gallo pinto (arroz y frijoles)

h 22.30 concierto “Dejanos volar” de Gaby Corroto Arrendado y Mafe Carrero

A seguir dj set DIY, (Do it yourself)

Y para seduciros a lo largo de la noche:

FABULOSA LOTERÍA / primer premio: de Argentina una auto-producción para disfrutar como tiene que ser!

Bertha Massiel Sánchez. Activista feminista y trabajadora social. Forma parte de la Articulación Feminista de Nicaragua. Ha trabajado con distintas organizaciones en la defensa de los derechos sexuales y reproductivos en Nicaragua y Centroamérica y forma parte de diversas redes feministas latinoamericanas. Actualmente está haciendo un doctorado en la Universidad de Zaragoza.

Gaby Baca La BacaLoca. Artista, cantautora, ex publicista, lesbiana, bruja y loca, es además productora independiente y feminista autónoma. Su propuesta combina la música y el humor. Durante los últimos quince años ha creado, apoyado y participado en diferentes campañas ecológicas, contra la violencia hacía las mujeres y las niñas, contra el acoso callejero, y por la transparencia y el derecho a decidir sobre nuestros cuerpos, entre otros temas.
Actualmente Gaby Baca lleva, en su casa, un pequeño hostal y espacio cultural llamado Casabierta.

Mafe Carrero: María Fernanda Carrero Loaisiga. Nació en Managua, Nicaragua. Empieza a los 17 años a dar sus primeros pasos en el arte de la cultura hip hop, con el propósito de usar la pintura como un medio de protesta en temas sociales políticos, ecológicos y feministas. La situación actual en su País la obligaron, igual que a muchos nicaragüenses, a salir de la frontera. Ambas (Gaby & Mafe) están ahora mismo realizando una ruta auto gestionada y en conjunto nos traen una denuncia de una región que grita y canta por la libertad y la fin de la dictadura.

 


queerizzare l’eterosessualità


sandra jeppesen racconta la sua storia e le sue prospettive queerizzanti eterosessualità e relazioni. “tratta i tuoi amanti come amici, e i tuoi amici come amanti”
traduzione a cura di Ah!sQueerTo Assemblea Queer Torino da https://theanarchistlibrary.org/library/sandra-jeppesen-queering-heterosexuality

queerizzare l’eterosessualità SCAN


NOI NON DORMIAMO, NESSUN* NORMA !

nell’europa civile e democratica dei diritti e del libero scambio, per qualcun* le frontiere sono sempre più presidiate, recintate, militarizzate. il prezzo che si paga per superarle è scomparire in mare, attraversare le montagne o essere rinchius* in moderni lager. l’antirazzismo che vogliamo agire non è la commozione perbenista, voyeuristica o assistenziale che alimenta rapporti di potere asimmetrici e neo-coloniali fondati su un’idea d’integrazione lavorista schiacciata sui civilissimi modelli sociali, economici e politici europei. ci disgusta la narrazione di un occidente libero ed emancipato. esprimiamo solidarietà, complicità e mutualismo a chi cerca di abbattere le frontiere con i propri corpi e vissuti non conformi.

leviamo la nostra voce contro le istituzioni benevole, le forze dell’ordine rassicuranti, le componenti normalizzanti, che mentre sfilano in questo pride sono anche al governo con salvini e la lega. non ci allineiamo con le istanze del movimento lgbt mainstream che per poter essere riconosciuto dalla norma ne perpetra i metodi. Non vogliamo che i nostri culi vengano brandizzati e strumentalizzati elettoralmente. le stesse istituzioni torinesi che oggi si autocelebrano, bonificano a tavolino quartieri, sovradeterminando corpi e desideri, sgomberano spazi sociali e campi rom nel nome della legalità e del decoro. non partecipiamo felici al rifacimento di quartieri da cui ci avete sbattuto fuori. non vogliamo attraversare spensierate i boulevard sabaudi barricati, non abbiamo intenzione di partecipare al vostro party esclusivo ma soprattutto escludente.

siamo trans*, vacche transumanti, antifasciste, lelle, infette, transfemminist*, psiconaute, frocie, punk, antisessiste, precarie, frochattare, antispeciste, queer, queen, squinzie, disokkupate, shampiste, cagne e sorche, mutanti.

ci prendiamo spazi in cui debordare, in cui vivere, mangiare, dormire e godere; luoghi in cui accogliamo e siamo accolte, in cui scambiamo, fluiamo ed espandiamo le nostre reti. siamo le creature dei parchi e delle frasche, pronte a risplendere da quegli angoli bui in cui ci volete relegare. il più alto dei grattacieli o la più cupa delle vostre nuvole non getterà mai ombra sulle nostre r-esistenze.

rifiutiamo le categorie socialmente imposte, viviamo nelle intersezioni, nei confini, nei meticciamenti. non vogliamo incastrarci e ghettizzarci nei binarismi medicalizzati e psicologizzati: i nostri corpi e le nostre sessualità li attraversano, eccedono, deragliano. vomitiamo glitter su ogni tipo di norma. siamo orgogliose di altro e di essere altre. siamo ovunque – veniamo ovunque.

siamo frocie incazzate contro le frontiere, contro il decoro, contro la normalizzazione dei nostri corpi e desideri tutt* liber* di circolare ed autodeterminarsi!

il 28 giugno ci riprendiamo le strade e le piazze dalle quali avete voluto cacciarci: partiremo da piazza palazzo di città alle 17:30 e sfileremo fino a parco dora dove allestiremo lo spazio per un queerparty!
Tutto il ricavato della festa sarà benefit Chez Jesus – Rifugio Autogestito

 

Link evento fb: QUI